23/09/10

Ritrovamento eccezionale di 75 Veltrun!


Nei pressi del parco Vinzio sono stati ritovati molti esemplari (75 per la precisione) di un fungo chiamato Sinixtrosa Veltrunianum appartenente al gruppo delle “Amanite Tafazziose”, comunemente chiamato Veltrun o Sinistrun.
Come molti sapranno questo prodotto straordinario della natura, spunta molto raramente e quando lo fa genera scompiglio nella natura stessa che lo circonda. Essendo appartenente al gruppo delle Amanite Tafazziose, come ricordato precedentemente, esso è molto tossico ma, al contrario delle altre amanite la sua tossicità è deleteria anche per esso stesso (ma purtroppo non letale…). Le spore, che contengono una sostanza urticante ed acida, quando cadono bruciano il terreno fertile che le spore stesse dovrebbero fecondare. Oltre a ciò la sostanza penetra nella profondità della terra bruciando le terminazioni nervose di ogni muffa o fungo che essa incontra - nel raggio anche di 10m (capirete bene il danno che esso provoca) -.

Il ritrovamento ha dell’eccezionale, perché mai in tutta Italia si sono ritrovati così tanti esemplari in una volta sola. Gli studiosi dichiarano che ciò può essere dovuto alla straordinaria capacità del terreno di reggere ad una così alta carica acida (cioè ad una notevole forza di reazione ai continui attacchi batteriologici interni del terreno stesso, costruita in anni battaglie sotterranee).

Il Sinistrun appena sbocciato sprigiona un aroma d’incenso ed è di colore rosso spento. Si hanno notizie che in antichità questo fungo si trovava esclusivamente nel sud d’Europa fino alle terre più insidiose ed interne dell’Africa (dove a tutt’oggi sarebbe la sua ambientazione migliore). I vecchi stregoni della tribù africana dei Piheddynj usavano inalare il gambo essiccato prima delle riunioni del consiglio della tribù, per esprimere giudizi a vanvera ed inopportuni nei tempi e nei modi. Nei primi anni del ‘900 il fungo -importato - veniva usato dalla popolazione sovietica, dopo essere stato macinato e cosparso nel terreno, per allontanare, per un periodo molto lungo, l’idea di socialismo reale che c’era nell’aria. Ritenuto illegale fu bandito dai mercati di tutto l’est Europa – ma i suoi effetti si fanno sentire ancora oggi più che mai -. Nel nostro paese non si hanno notizie antiche sull’utilizzo del Veltrun. Si sa solo che una volta che nasce è molto difficile debellarlo.

Se vi troverete nei prossimi giorni nei pressi della zona indicata attenzione perché il Sinistronzo, pardon il sinistrun è veramente (un) tossico!

22/09/10

Fungiat!


Nei pressi del bosco che costeggia una frazione bassa di Grignasco (per ovvi motivi non indico la zona esatta) è stato colto un raro esemplare di Boletus Padanus Magnum, comunemente chiamato Porcino leghista. Come si può notare, dall’esplicativa vignetta, trattasi di un fungo molto strano e dall’aspetto variopinto. Il corpo è abbastanza paffuto e grosso mentre la testa (o cappella) è di minuscola fattura ed estrema fragilità, perché essa all’interno è vuota. Questo esemplare raggiunge circa gli 8 etti e, stranamente da come normalmente si trova nelle montagne del bresciano (zona molto ricca di questo esemplare), esso non ha nessun altro esemplare vicino. La natura a volte gioca scherzi strani!
Il Boletus Padanus Magnum è facile da individuare perché esso non sprigiona il classico profumo di fungo, ma un aroma di luppolo fermentato molto simile alla birra. Nei pressi dello stesso poi, si possono trovare segni inconfondibili della presenza del prezioso boletus: cerchi con divisioni a strani spicchi. Questo è l’effetto che provocano le spore cadendo nel suolo.
Il porcino leghista è commestibile e gli antichi popoli padani ne erano molto ghiotti. Un piatto tipico cucinato ai tempi di Federico Barbarossa era il “Purcin alla semula”: un preparato molto particolare di funghi e cous-cous.
Samuel Romx (il più grande tra i cuochi europei) invece, prepara il fungo crudo tagliato a fette sottili servito in una salsa verde alla menta e salvia e olio di ricino, e lo offre ai francesi scappati di casa.
Se sarete fortunati anche Voi domani potrete dire: "Anch’io ho trovato il porco leghista!". Pardon: "Il Porcino Leghista".