Elezioni 2012



Intervista a Fabrizio Peritz Candidato a Sindaco di Serravalle per la lista: MoVimento 5 Stelle. 


1- Ci parli un po’ di lei, quanti anni ha, da dove viene, dove andrà, quali
sono le sue passioni, quale è il suo mestiere, cosa pensa che la persone
pensino di lei, ecc.
Sto per compiere 43 anni in una data importante, il primo maggio. Sono nato a Novara, dove andrò non lo so, ma in questo momento le mie radici sono ben stabilizzate a Serravalle Sesia, cittadina che mi ha adottato per motivi sentimentali. Le mia passioni più forti sono la musica, ho avuto diverse esperienze in una moltitudine di gruppi amatoriali in ambito rock/blues, adoro la mountain bike (anche se in questo momento è parcheggiata con le ruote sgonfie per motivi di tempo), adoro leggere libri di politica in generale e leggere fumetti per rilassarmi e svagare la mente. Sono geometra presso un istituto di credito e mi occupo di ristrutturazioni delle agenzie bancarie del gruppo per cui lavoro. E' difficile immaginare cosa gli altri pensino di me, ma spero che abbiano capito che sono una persona concreta, che preferisce i fatti alle parole.


2- Quali sono state, se ci sono state, le sue esperienze in ambito sociale?
Non ho esperienze in ambito sociale. Non so se può essere considerata un'attività sociale come credo la intende Lei , ma sono consigliere di circolo da 5 anni in un plesso scolastico di Novara, dove studia mia figlia.


3- Cosa l’ha mosso a candidarsi come Sindaco di Serravalle Sesia?
Parliamo di preistoria! Già quando abitavo a Novara, avevo avuto dei timidi approcci con la politica, ma subito soppressi in quanto non trovavo gruppi o liste civiche, che soddisfacessero la mia voglia di impegnarmi in questo campo, le persone che ho avuto la “sfortuna” di conoscere erano solo interessati al posto fisso in politica, ragionavano solo in termini di vittoria elettorale e di candidature con i vincenti.
Seguo Beppe Grillo da una vita (te la do io l'America, nel 1981 avevo 12 anni!), e ovviamente quando nel 2006 ha creato il blog ho seguito tutti i suoi post. Nel 2011 poi ho conosciuto il gruppo locale del Movimento e abbiamo cominciato ad attivarci per il referendum su acqua/nucleare con i banchetti.
La volontà comune di portare le idee nuove del Movimento anche in Valsesia, con le imminenti elezioni politiche a Serravalle, mi ha portato spontaneamente a candidarmi come Sindaco.
A tal proposito il gruppo ha cercato consensi anche a Varallo Sesia, trovando però una certa difficoltà dei cittadini nell'esporsi in prima persona. Spero che, con questa nostra prima candidatura che idealmente fa da apripista per la valle, possano nascere in tutti i comuni dei gruppi come il nostro; fare “network” con altri comuni è sicuramente uno dei nostri prossimi obbiettivi.


4 - Cosa può dare Lei a Serravalle Sesia che ancora non ha e viceversa?
Come può ben capire, io non ragiono in termini personali, è il gruppo che può dare qualcosa a Serravalle e, viceversa, Serravalle può dare tanto a noi, mi riferisco in particolar modo alla Democrazia Partecipata, che noi vogliamo introdurre in modo abbastanza “spinto”. L'amministrazione Comunale deve prendere le decisioni in accordo con quella che è la volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini, a loro volta devono capire che non basta mettere una croce su un simbolo per aver risolto tutti i loro problemi, devo aiutare fattivamente per realizzare dei progetti insieme all'Amministrazione.


5 - Ha un’idea di quale sia il giudizio della cittadinanza rispetto all’attuale amministrazione?
Quello che vedo è che la gente in parte è rassegnata la fatto che i politici sono tutti uguali e che non cambierà mai niente, poi sicuramente la vicenda della Centrale a Biomasse a Serravalle ha sicuramente abbassato l'indice di gradimento verso l'attuale Aamministrazione.


6 - Come si aspetta che sarà questa campagna elettorale?
Speravo in una partecipazione molto più ampia della cittadinanza, perché è giusto che tutti si facciano delle idee su tutti gli schieramenti in campo per scegliere consapevolmente quale sarà il gruppo che meglio li rappresenta. Dal canto nostro abbiamo provato ad avvicinare i cittadini alla democrazia partecipata con un incontro a tema sull'argomento e sicuramente ci saranno altre occasioni per farlo anche in caso di sconfitta.


7 - Conosce gli altri candidati a Sindaco, può darci un’opinione su di loro?
Li conosco tutti personalmente, ma non abbastanza da poter dare un giudizio obbiettivo sul loro modo di pensare.


8 - Quali sono i punti chiave per governare alla meglio Serravalle Sesia?
Sarebbe molto facile fare la “lista della spesa”, in quanto come Movimento 5 Stelle abbiamo moltissime idee, alcune realizzabile anche a costo zero, altre invece necessiterebbero di una approfondita progettazione. La parola d'ordine sarà “partecipazione”, vogliamo coinvolgere la cittadinanza in tutte le scelte importanti che verranno fatte in amministrazione. Ovviamente parlando in termini economici, essendo il movimento assente in Consiglio Comunale, possiamo solo avere una vaga idee di quale sorpresa troveremo nel bilancio comunale.


9 - Quanto Serravalle Sesia con Lei come Sindaco potrà contribuire al cambiamento futuro dell’Italia?
Sono un portavoce del Movimento che si pone come movimento nazionale, io darò il mio piccolo contributo, insieme alla cittadinanza, al miglioramento di questo paese, che ad oggi versa in condizioni critiche.
Parafrasando il mio amico/attivista Francesco, siamo come una ditta con i cancelli socchiusi, mancano solo i sigilli per dichiarare fallimento, noi vorremo essere i portinai di quei cancelli per evitare di farli chiudere definitivamente.


10– Credo che anche a Lei facciano arrabbiare certi atteggiamenti negativi di questi ultimi periodi verso il suo movimento di appartenenza. Negativizzare la parola Populismo oltre che un opera scorretta dei Mass-media lo trovo ingiusto e irrispettoso verso la storia umana; la stessa cosa si è già vista e sentita in passato quando le parole partigiano e partigianeria hanno avuto la stessa sorte. A proposito dell'attaccamento del suo Movimento verso i Valori e i bisogni reali della gente, le mie ultime domande sono queste: secondo Lei è davvero pronto l'italiano medio a sostenere un cambiamento politico-culturale-sociale con l'effettivo impegno costante (come trapela dalle opinioni della gente comune)? Non ha il timore che questo momentaneo sfogo apartitico finisca in un distaccamento dell'elettorato una volta finite le elezioni ed ottenuto il risultato?Non crede che la maggioranza degli italiani sia troppo adagiata comodamente sul letto di un effimero ben-avere (mascherato da ben-essere), per poter volere un efficace cambiamento di rotta di tanti per poi migliorare lo stato sociale per lungo tempo di Tutti?
Gli atteggiamenti negativi verso il movimento sono una logica conseguenza della paura che tale movimento incute nei partiti; in una recente intervista ad un noto politico alla domanda “E se vincesse il movimento?” il personaggio è caduto in uno stato catatonico dal quale si è svegliato dopo qualche secondo rispondendo “Non credo che l'Italia sia messa così male”, non rendendosi conto che l'Italia e messa peggio!
Non so rispondere se l'italiano medio sia pronto sostenere il cambiamento, sicuramente però qualche cosa si sta muovendo, credo che il mio stesso movimento non avrebbe ragione di esistere se la politica non fosse diventata quella che ci hanno fatto conoscere in questi ultimi trent'anni. I movimenti nascono prevalentemente quando si è insoddisfatti del momento che stiamo vivendo.
Parlando del nostro movimento, non credo che chi ci vota sia apartitico, vota il movimento perché abbiamo le idee chiare su come vogliamo che sia il nostro paese/nazione.
Faremo tutto il possibile per cercare di stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita comune, siamo stati tutti per troppo tempo adagiati sulla poltrona di casa a guardare ciò che ci avveniva intorno a noi delegando al politico di turno le scelte importanti della nostra vita. Questo momento è finito, dobbiamo rischiare tutti qualcosa, mettere la nostra faccia fuori dalla porta e vedere cosa sta succedendo e possibilmente essere parte attiva del fermento che c'è fuori da quella porta. Quello che sta accadendo ultimamente è veramente terribile, dalla lotta di classe siamo passati alla lotta di categoria, baristi contro tassisti, impiegati contro operai, medici contro notai, dobbiamo invertire la rotta cominciando a capire che la crisi non siamo noi ma sono loro.





Intervista a Marco Avondo. Candidato a Sindaco di Serravalle per la lista: Insieme per Serravalle.


1- Ci parli un po’di lei, quanti anni ha, da dove viene, dove andrà, quali
sono le sue passioni, quale è il suo mestiere, cosa pensa che la persone
pensino di lei, ecc.
 Vivo a Serravalle da quando sono nato 41 anni fa. A parte la parentesi milanese per laurearmi (in Scienze Bancarie alla Cattolica) ho sempre vissuto qui. A Serravalle ho deciso di costruire la mia famiglia.
Lavoro in una grande banca come consulente per le aziende e non appena gli impegni lavorativi e famigliari me lo permettono, "scappo" in montagna con mia moglie ed i miei figli (di 13 anni e quasi 11). A parte la montagna le mie passioni sono la musica (suono la chitarra), il cinema, la letteratura ed i fumetti fantascientifici e fantasy. Dal punto di vista sportivo il mio cuore batte per la Ferrari.
Non so cosa le persone pensino di me, sicuramente ho molto apprezzato la stima e l'affetto che ho raccolto in queste settimane di campagna elettorale.
Vengo dal volontariato e dall'impegno associativo e continuerò ad impegnarmi nel sociale. Se i Serravallesi condivideranno il nostro progetto, nei prossimi anni il mio impegno sociale (non il mio lavoro) sarà il ruolo di Sindaco.


2- Quali sono state, se ci sono state, le sue esperienze in ambito sociale?
Mi sono sempre ritagliato uno spazio di volontariato sin da quando facevo l'educatore all'Oratorio ed il capo Scout. Da 17 anni sono volontario in Croce Rossa e sono impegnato anche in un'associazione per minori in difficoltà. Quello che sono, in larga misura dipende dalle esperienze che ho vissuto nel volontariato, oltre che dai valori che mi hanno trasmesso i miei genitori.


3- Cosa l’ha mosso a candidarsi come Sindaco di Serravalle Sesia?
Ho avuto già due esperienze come consigliere comunale (di minoranza) prima nella lista civica "Orizzonte Comune" e poi ne "L'Ulivo per Serravalle". Oggi penso sia venuto il momento di mettere le competenze e la sensibilità maturate nelle mie esperienze di studio, di lavoro, di impegno civile al servizio del mio paese


4 - Cosa può dare Lei a Serravalle Sesia che ancora non ha e viceversa?
Lo spirito di servizio con cui tutto il nostro gruppo si spenderà, darà una visione diversa dell'amministrazione. Ed ovviamente le nostre competenze potranno migliorare la gestione, ma soprattutto la programmazione: noi pensiamo alla Serravalle dei nostri figli


6 - Ha un’idea di quale sia il giudizio della cittadinanza rispetto all’attuale
amministrazione?
Sentiamo una forte voglia di cambiare ed una forte delusione per come è stato gestito il Comune negli ultimi anni, in particolare sulla vicenda della Centrale a Biomasse. Speriamo che i Serravallesi scelgano di voltare pagina


7 - Come si aspetta che sarà questa campagna elettorale?
Speravo meglio, ma pensavo peggio. A parte alcune cadute di stile direi che sia abbastanza corretta e credo i Serravallesi possano scegliere con giusta causa


8 - Conosce gli altri candidati a Sindaco, può darci un’opinione su di loro?
Conosco gli altri candidati, ma non voglio dare giudizi. Ovviamente credo che il nostro gruppo sia la migliore scelta sotto tutti i punti di vista


9 - Quali sono i punti chiave per governare alla meglio Serravalle Sesia?
Dare una prospettiva di lungo periodo, innovare i servizi e, soprattutto, ascoltare le esigenze dei cittadini


10 - Quanto Serravalle Sesia con Lei come Sindaco potrà contribuire al cambiamento futuro dell’Italia?
La promessa Scout, uguale in tutto il mondo, impegna chi, come me, l'ha fatta a compiere il suo dovere verso il proprio Paese. Fare il Sindaco per me vuol dire questo e se ciascuno farà il proprio dovere l'Italia sarà migliore

11 – Sono convinto che il Partito Democratico sia una delle più interessanti operazioni politiche che siano mai state fatte in Italia dal tempo dello scioglimento del partito fascista. La cosa ancora più interessante però è che in questo nuovo partito, con un nuovo statuto, da parte dell’alta dirigenza del Partito Democratico, gli ideali (molto difficili da difendere e seguire) del vecchio Partito Comunista si sono lasciati per strada per seguire quelli (più facili e economicamente più allettanti) della vecchia Democrazia Cristiana. Insomma le nozze tra anticapitalismo e capitalismo hanno prodotto una relazione di postcapitalismo che non è né carne né pesce: deleteria per gli anticapitalisti e scomoda per i veri capitalisti. NON SI E’ FATTO IL PASSO GIUSTO: IL PROGRESSISMO MODERNO. Il vuoto lasciato dal PCI è stato preso dai movimenti locali (Lega) ed ora da quello più trasversale e apartitico del Movimento 5 stelle. Queste elezioni (in questo particolare momento, ed in questa particolare zona del nord Italia – dove la Lega non sembra, ancora, aver fallito) può rappresentare un’occasione da non perdere per il PD per decollare una volta per tutte e ricucire quello strappo fatto con il vecchio elettorato tradito 2 volte (PCI in passato e Lega ora). Sente il peso di questo momento? Quanto è vera secondo Lei la mia modesta e breve analisi sopra espressa (riassunto di opinioni raccolte fra la gente comune)?
Per chi come me ha iniziato ad occuparsi di politica sotto il segno de L'Ulivo, il PD è sembrata un'ottima occasione. Non credo che il problema sia dato dai retaggi delle passate esperienze, quanto dalla mancata apertura alla società civile ed alle sensibilità vicine, oltre che dal mancato ricambio di classe dirigente.
Comunque questa è una mia opinione personale. La nostra lista, nonostante quanto qualcuno affermi, è assolutamente civica, sono presenti persone che votano per partiti e per aree molto diverse. Dal PD abbiamo avuto un supporto esterno che abbiamo molto apprezzato, soprattutto perché non vi è mai stata ingerenza nelle scelte.


Intervista a Maria Cristina Nappo. Candidata a Sindaco di Serravalle per la lista: Cittadini responsabili uniti per il futuro.
1- Ci parli un po’di lei, quanti anni ha, da dove viene, dove andrà, quali
sono le sue passioni, quale è il suo mestiere, cosa pensa che le persone
pensino di lei, ecc.
Mi chiamo Maria Cristina Nappo ma per tutti sono Cristina, ho da poco compiuto 35 anni (ma non si chiede l'eta' a una signora!), sono nata a Borgosesia e sono cresciuta e ho sempre vissuto a serravalle.
Amo alla follia il mio paese e quindi non vado da nessuna parte... a Serravalle vivro' per sempre e per fortuna condivido questo amore con il mio compagno, andrea grai, presidente del "comitato civico per la tutela della salute e dell'ambiente di Serravalle Sesia" qui metteremo su casa insieme e qui nascera' e crescera' la nostra famiglia. Ho studiato ragioneria a Varallo ma per problemi personali non ho potuto conseguire il diploma.
Da tredici anni lavoro in una delle  numerose rubinetterie della valle, ma non mi sono mai seduta sulla tranquillita' del posto fisso... da tre anni studio con il sogno di aprire un nail- center. La passione per l'estetica un giorno diventera il mio lavoro e per questo mi sto impegnando molto.
Sono una persona molto determinata ed esigente e quando prendo un impegno lo porto a termine a qualunque costo... 


2- Quali sono state, se ci sono state, le sue esperienze in ambito sociale?
Mi sono candidata  solo per dare una mano, nella lista "Serravalle corre veloce" di Scavarelli cinque anni fa alle comunali.... come al solito pero' non sono riuscita a non impegnarmi al 100% in questa avventura, come in tutte le altre della mia vita, cosi' ho affiancato in ogni battaglia Alessandro e pur non essendo consigliere comunale, ho sempre lavorato con lui aiutandolo nel suo compito istituzionale.
Mi sono invece impegnata in prima persona nella battaglia dei cittadini contro la realizzazione della centrale a bio masse caldamente sostenuta dall'amministrazione uscente.

3- Cosa l’ha spinta a candidarsi come sindaco di Serravalle Sesia?
Durante la battaglia contro la centrale ho imparto molte cose:
-ho imparato che l'amministrazione Basso (il cui candidato mi pare si chiami Ballarin, ma poco importa, tanto sono tutti burattini di Buonanno) non merita di occupare il posto che occupa perche', tra le altre cose, ha cercato di propinare ai Serravallesi un ecomostro sostenendolo con forza prima, per poi fingere di aver cambiato idea a solo scopo propagandistico.
-ho imparato che la minoranza di sinistra ora rappresentata da Marco Avondo, dice di essere l'alternativa al vecchio, ma si comporta in modo presuntuoso e egoista e preferisce giocare a formare la propria squadra di amici che mettere il bene di Serravalle al primo posto.
-ho imparato che il movimento cinque stelle non ha capito di cosa ha bisogno Serravale.
-ho imparato che il mio gruppo ed io siamo in grado di ottenere risultati straordinari perche' ci impegniamo davvero senza secondi fini e con tutti noi stessi per amore di Serravalle.


4 - Cosa può dare lei a Serravalle Sesia che ancora non ha e viceversa?
Concretezza, impegno, amore e dedizione... Serravalle a me ha dato i natali e ha fatto da cornice a tutta la mia vita e daro' tutta me stessa per aiutarla a rinascere.

6 - Ha un’idea di quale sia il giudizio della cittadinanza rispetto all’attuale amministrazione?
Oh si'.... durante questa campagna elettorale ho parlato privatamente con molti cittadini e molti di loro sono scontenti dell'amministrazione uscente (dove speriamo che uscente sia la parola chiave!), i restanti si dividono fra inconsapevoli e impauriti... Mi sono sentita dire "forse e' meglio che non ci incontriamo, sai, se poi li rieleggono no vorrei che togliessero i sostegni alla mia associazione" che schifo!!

7 – Com’è fin’ora questa campagna elettorale?
Bugiarda... vorrei poter far capire ai cittadini la realta' dei fatti, ma purtroppo loro non possono sapere quante bugie vengono loro propinate e io non posso costringerli a darmi fiducia, no? spero vivamente nella responsabilita' e nell'intelligenza dei miei concittadini.

8 - Conosce gli altri candidati a sindaco, può darci un opinione su di loro?
-Peritz ... una brava persona e mosso da ideali interessanti, ma credo che non sia la risposta giusta alle esigenze di Serravalle.
-Avondo ... gli  voglio molto bene ma non mi piace il suo modo di fare politica.
-Ballarin... ma chi cavolo e' Ballarin? Ah, quello che stato in amministrazione negli ultimi vent'anni? E cosa avrebbe fatto? boh!!

9 - Quali sono i punti chiave per governare al meglio Serravalle Sesia?
-Rilanciare l'economia collaborando con le associazioni di commercianti e artigiani. 
-Ripianificare l'assetto urbanistico partendo dalla rivalutazione del centro storico e rivisitare completamente il piano regolatore.
-Collaborare con le istituzioni scolastiche.
-Dare piu' attenzione all'assistenza al disagio sociale
-Impegnarsi per la tutela dell'ambiente ed il benessere degli animali
-Riconsiderare gli orari dei servizi comunali e valorizzare la professionalita' del personale
-Collaborare con le Associazioni Culturali e sportive per incentivare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale.

10 - Quanto Serravalle Sesia con lei come sindaco potrà contribuire al cambiamento futuro dell’italia?
Non ho mire politiche e non mi interessa fare carriera in tal senso, quindi mi occupero' esclusivamente di Serravalle e saro' in ufficio ogni giorno per risolvere i problemi dei cittadini... Se tutti i sindaci facessero lo stesso l'Italia sarebbe un paese migliore.

11 – Quanto secondo lei la politica delle ultime amministrazioni di Serravalle sono state efficaci per la popolazione e quanto sono state discostanti dai programmi elettorali delle stesse?
Vent'anni fa e' stato eletto un giovane ragazzo di nome Gianluca che sembrava impegnarsi davvero per il bene di Serravalle, poi col tempo si e' montato la testa e con lui tutti i suoi collaboratori.
Alcuni cittadini credono ancora che sia lo stesso ma la realta' e' che il bene di Serravalle non e' piu' al primo posto e l'arroganza e la presunzione la fanno da padrone.
La sana amministrazione e' diventata monarchia assoluta ed e' ora di cambiare.







Intervista a Tony Curcio. Candidato a Sindaco di Varallo per la lista:
Fiamma Tricolore.


Ci parli un po’di lei, quanti anni ha, da dove viene, dove andrà, quali sono le sue passioni, quale è il suo mestiere, cosa pensa che le persone pensino di lei, ecc.
Ho 43 anni, sono nato il 4 novembre del 69 in Svizzera da genitori siciliani perche all’epoca lavorano là. Poi ci siamo trasferiti a Torino è dopo in Sicilia dove ho trascorso tutta la mia adolescenza fino al 99 quando mi sono trasferito a Varallo. Sono divorziato e ho due figli, Ivan di 20 anni e Desirè di 15. Lavoro come operatore nel 118 nell’asl di Vercelli dal 2003. Amo tanto tutti i generi di sport e faccio l’arbitro di calcio e di volley e spesso faccio footing. Mi piace tanto leggere, guardare la tv e navigare in internet. penso che la gente mi trovi una persona  idealista, coerente ed iperattiva e testarda.


Quali sono state, se ci sono state, le sue esperienze in ambito sociale?
Il mio lavoro nel 118 mi porta ad essere molto vicino alle persone, ai loro problemi; già in Sicilia lavoravo in una cooperativa che distribuiva i pranzi alle persone bisognose.


Cosa l’ha spinto a candidarsi come Sindaco di Varallo Sesia?
C’e una frase di Socrate, che ho fatto mia, che dice che se qualcosa non piace bisogna lottare per cambiarla; io trovo che l’amministrazione passata sia molto lontana dai cittadini, che non sia al servizio della cittadinanza ma solo per curare e pubblicizzare l’ego di qualche personaggio ed a me questo non piace ed ho anche tante idee per come aiutare i miei concittadini a superare questo momento di crisi.


Cosa può dare Lei a Varallo Sesia che ancora non ha e viceversa?
Io posso dare a Varallo più socialità, più crescita economica e lavorativa e Varallo invece può darmi la possibilità di dimostrare che le mie idee siano buone per un futuro migliore dei varallesi


Ha un’idea di quale sia il giudizio della cittadinanza rispetto all’attuale amministrazione?
Io ho ascoltato i miei concittadini, ho sentito nei loro discorsi tanti elogi per il lavoro fatto nel primo quinquennio della uscente amministrazione ma poi invece insoddisfazione per gli anni successivi, una mancanza di interessamento ai problemi del comune ed invece un maggiore risalto all’immagine politica del sindaco. I cittadini sono consapevoli che è ora di cambiare ed io spero che lo facciano;


Come si aspetta che sarà questa campagna elettorale?
Manca ancora poco più di una settimana, finora abbiamo assistito ad una campagna elettorale molto piatta. Per quanto riguarda noi è una brutta campagna elettorale perche siamo costretti ad autofinanziarci e per cui non potremo competere ne con i soldi della lega che sovvenziona la campagna di Botta ne con quelli della sinistra ma noi non ci arrenderemo.


Conosce gli altri candidati a Sindaco, può darci un’opinione su di loro?
Si certo, conosco gli altri candidati: il sig. Botta è un ragazzo intraprendente; il sig. Luttore lo trovo una persona in gamba è molto cordiale; conosco di vista il sig. Gualdi e so che è un avvocato affermato;


Quali sono i punti chiave per governare alla meglio Varallo Sesia?
I varallesi sono delle grandi persone, intraprendenti e vivaci per cui per governare bene Varallo basta stare ad ascoltarli e loro stessi ti dicono cosa bisogna fare quindi se si riesce a creare posti di lavoro, aiuti sociali alle persone bisognose e risparmiare negli sprechi Varallo potrebbe risplendere di luce propria


Quanto Varallo Sesia con Lei come Sindaco potrà contribuire al cambiamento futuro dell’Italia?
Io vorrei attuare delle proposte innovative per amministrare varallo e penso che queste potrebbero essere d’esempio per altre amministrazioni: su come il comune possa creare nuovi posti di lavoro, su come si possa guadagnare da energie alternative, sulla gestione e lavorazione della raccolta differenziata per poter avere dei guadagni, su l’attuazione del mutuo sociale, sugli aiuti a persone con problemi economici aiutandoli con contributi per pagarsi il mutuo, sulla deequitalializzazione del comune, sul cimitero per animali……


Considerando che Varallo in Italia (e non solo) è riconosciuta come un luogo dalle ricche risorse culturali legate moltissimo anche alla religiosità, quanto ciò è ancora vero e quanto ciò può essere una risorsa o un ostacolo?
Varallo è senz’altro una città di grandissima cultura artistica e religiosa e questo non può che essere una ricchezza per i cittadini, basterebbe promuovere di più l’immagine del sacro monte per farlo rientrare nei programmi dei vari tour operator nazionali ed esteri ma bisogna sviluppare intorno  al sacro monte a varallo altre iniziative culturali come mostre e spettacoli cosi da meglio incentivare il turismo artistico e culturale


Quanto è attuale il suo antico ideale politico in un mondo in cui ci s’incontra (o scontra ) con globalizzazione commerciale e sociale ogni istante del nostro tempo? Ha ancora senso un’identità nazionale quando l’edonismo di massa ha contagiato chiunque?
La globalizzazione ritengo che sia un grande errore del nostro periodo, una nuova forma di colonialismo dove gli stati più potenti prendono possesso, in modo molto infido e sottile, degli altri paesi più poveri come per esempio la Germania con gli altri stati europei come la grecia o l’Italia stessa. È giusto invece che ci sia un corretto globalismo tra gli stati cioè dei rapporti commerciali liberi che tengano conto dell’autodeterminazione dei popoli e dei prodotti interni senza essere costretti a ordini di mercato inutili. 
L’identità nazionale serve ai popoli per poter difendere e credere nel proprio paese come l’istinto di autoconservazione per l’uomo, se essa venisse a mancare si cadrebbe in un’anarchia politica e la perdita dei valori che uniscono un popolo.




Ci dia una soluzione per smaltire la burocrazia che un individuo deve affrontare per fare qualsiasi cosa al municipio.
Con l’avvento della tecnologia e di internet si potrebbero chiedere e ricevere i documenti via email e le persone potrebbero scaricarli e stamparli a casa, per altri dove serve l’originale si potrebbero prenotare sempre online e andare solo quando sono pronti.
Ritengo che con un sistema di raccolta dati potrebbe essere l’amministrazione stessa a chiamare i cittadini, via email o cellulare, per eventuali sovvenzioni o comunicazioni o spese così da poter aiutare le persone non informati su nuove leggi.






Intervista a Auguso Luttore. Candidato a Sindaco di Varallo per la lista:
Sinistra per Varallo Bella Ciao

Ci parli un po’di lei, quanti anni ha, da dove viene, dove andrà, quali sono le sue passioni, quale è il suo mestiere, cosa pensa che le persone pensino di lei, ecc.
Ho 56 anni ,sono nato e vivo a Varallo da sempre.E' qui che ho conosciuto Anna che sarebbe poi diventata mia moglie,son con lei dal lontano 1979,ho due figlie Elisa di 27 anni e Karla Noemy di 19 anni portata con noi dal lontano Salvador.La mia professione è quella del commerciante.ma sono diplomato orologiaio in quel di Milano.Ho aperto un laboratorio di orologeria nel 1975 che si è poi trasformato in gioielleria che gestisco con il mio socio Gianpaolo dal 1984.La mia unica passione da sempre è il motocross che ho praticato a livello agonistico per molti anni.Non penso a nulla di particolare a riguardo ma spero di essere giudicato per quello che con il mio gruppo mi sono proposto di fare per il bene della mia città.

Quali sono state, se ci sono state, le sue esperienze in ambito sociale?
Al di là della collaborazione alla nascita dello Sportello del Cittadino come socio fondatore operante sul territorio da oltre un decennio.Sono un convinto sostenitore che chi vuol fare del bene non ha bisogno delle luci dei riflettori.

Cosa l’ha spinto a candidarsi come Sindaco di Varallo?
Vedi didascalia sotto la mia foto

Cosa può dare Lei a Varallo che ancora non ha e viceversa?
Sono certo che sarà un lavoro impegnativo,ma non ne sono intimidito,cercherò di trasferire nella vita amministrativa le esperienze acquisite attraverso la mia attività professionale,sempre a contatto con le persone,perchè sono convinto che attraverso il dialogo sia possibile costruire un futuro per tutti.Dalla mia città mi aspetto che mi dia,come dice lo slogan al quale noi crediamo fermamente: accoglienza,inclusività,solidarietà.

Ha un’idea di quale sia il giudizio della cittadinanza rispetto all’attuale amministrazione?
La città è "ostaggio"culturalmente parlando da un decennio di un'amministrazione che bada molto di più alla politica urlata e all'apparenza ,mentre il bisogno primario è la chiarezza e la sostanza delle cose.



Come si aspetta che sarà questa campagna elettorale?
Non so per gli altri ,ma io e il mio gruppo vogliamo condurre una campagna volta alle questione che più stanno a cuore ai cittadini,e per loro molto più importante di una sterile e demagogica propaganda fine a se stessa.Non vogliamo denigrare l'avversario su aspetti strettamente personali.

Quali sono i punti chiave per governare alla meglio Varallo?
I punti chiave per governare Varallo,secondo me,sono la trasparenza nelle azioni,la capacità di coinvolgere la cittadinanza e quindi la partecipazione della stessa al confronto ma al fine di avere il coraggio di prendere le decisioni anche se, a qualche gruppo di interesse, non gradite,perchè del profitto ne fanno una ragione di vita(per pochi)senza una equa redistribuzione sul territorio.

Quanto Varallo potrà fare parte (nel bene e nel male) riflettendo sul futuro scenario sociale dell’Italia?
Per il futuro scenario sociale ,noi vogliamo e ci impegneremo perchè la Città riscopra i valori,a volte messi in disparte ,che sono alla base del vivere civile:la solidarietà con chi è stato meno fortunato nel percorso della vita,gli anziani,i portatori di handicap,i giovani e meno giovani senza lavoro,chi ha il colore della pelle diverso dal nostro.Solo vincendo la diffidenza che sta intorno al "diverso"e sensibilizzando l'opinione pubblica la qualità della vita sarà migliore,ed allora io urlerò questo messaggio con tutta la voce che ho in gola al fine di risvegliare le coscienze e raggiungerle grazie al passaparola ed attraverso le reti sociali in tutto al Paese.

Considerando che Varallo in Italia (e non solo) è riconosciuta come un luogo dalle ricche risorse culturali legate moltissimo anche alla religiosità, quanto ciò è ancora vero e quanto ciò può essere una risorsa o un ostacolo?
Varallo è sicuramente riconosciuta per il patrimonio culturale e monumentale legato alla religiosità,il Sacro Monte nato nel 1491,e dal 2003 sotto tutela UNESCO,sono il biglietto da visita per la Città di Varallo al quale non si può rinunciare ,per questo da noi considerata una risorsa primaria come tutte le chiese ricche di preziose opere,statue,affreschi, ma patrimonio da valorizzare ulteriormente come previste nel "mio"programma creando sinergie con la moltitudine di beni artistici non religiosi vedi musei,pinacoteca,ville ottocentesche,contrade storiche,ponti.Se mi concederà l'onore di essere mio ospite sarà mia premura farle scoprire ulteriori tesori.

A novembre dello scorso anno, presso la Chiesa della Colleggiata ci fu un incontro con il Professore Salvatore Settis sull’argomento paesaggio e cementificazione. Considerando il fatto che Varallo (come egli sottolineò più volte) rappresenta un successo di come la fusione tra natura e interventi materiali (io aggiungo passati) dell’uomo, possano essere armoniosi e restituire l’una (la natura) il dinamismo degl’altri (costruzioni urbanistiche e non). Io mi sento di sostenere a gran forza questa tesi e sono convinto che molte ristrutturazioni urbanistiche, fatte in un recente passato, abbiano contribuito a ravvivare il connubio natura-materia realizzata da l’uomo. L’altra parte della medaglia è che, come si può notare affacciandosi dal Sacro Monte, il consumo di territorio a scapito della natura in questi ultimi anni è stato enorme. È per tutti Voi della lista condivisibile questa mia considerazione? È possibile un’opera di blocco dello spreco del metro-cubismo? In zone limitrofe al centro del paese (per non dire al centro stesso) esistono realtà urbanistiche da recuperare o per lo meno da riconvertire a natura al posto di parti nuove (recupero/riciclo 1metro cubo urbanistico vecchio, lo ripristino alla sua origine naturale – prato, campo, terra, ecc, - solo così posso farne uno nuovo).
Anch'io ed il mio gruppo di lavoro che con me ha condiviso gli ideali che fin qui ci hanno spinti,ci vede impegnati nella stessa direzione del Proff.Settis,e al suo fianco Signor Sannu, per il timore ed inquietudine sorti in noi con la cementificazione selvaggia avvenuta negli ultimi anni a Varallo tant'è che nel programma elettorale c'è un capitolo dedicato all'argomento,dove è previsto il fermo temporaneo per quanto riguarda la costruzione di nuove abitazioni,incentivando il recupero e Mentre per quanto riguarda le frazioni(nuclei abitati gravitanti al centro)prevediamo oltre al recupero del patrimonio abitativo esistente e al momento dismesso,la possibilità dove compatibile con i piani paesaggistico ambientali ed idrogeologici,la costruzione di nuove unità abitative con l'obbiettivo di incentivare il ripopolamento e valorizzazione delle stesse. La ristrutturazione di quelle esistenti anche attraverso finanziamenti di natura pubblica ove previsti.